lunedì 5 dicembre 2011

Grido di una ex lettrice delle riviste femminili

Ieri sera il sonno non mi veniva proprio. Per questo mi sono messa a riguardare le vecchie riviste, a cui do un'occhiata subito dopo averle comprate e che dimentico il giorno seguente.
Mi è capitato un numero («di classe») in formato tascabile che però pesa come una mattonella e la quantità dei fogli all'interno si avvicina a quella di «Guerra e pace» di Tolstoy.
Prima di arrivare all'indice ho voltato all'incirca una cinquantina di paginette con la sola pubblicità. Così mi è venuta l'idea di strappare via tutto ciò che non ha a che fare con gli articoli veri e propri. Una pessima idea direi… Erano davvero tante se non troppe…
Lasciando da parte il materiale che riguarda la promozione dei prodotti vari mi sono concentrata sui contenuti rimanenti. Più di un terzo era intasato dalle immagini delle indossatrici anoressiche con su degli abiti che una donna comune non osa a mettere, non soltanto perché i livelli della bizzarria raggiungono le stelle, ma perché sono estremamente scomodi dal punto di vista pratico!!! A questo aggiungiamo le foto mega ingrandite degli accessori, gli articoli su trucco-parrucco ecc… Mi trovo al punto dove due terzi della rivista sono da buttare. Ma che cosa si nasconde dietro quel terzo che rimane? Qualche intervista, qualche recensione di un libro e/o di un film, qualche articolo di qualcuno considerato un'esperta nel proprio campo ma sconosciuto al pubblico e qualche ricetta, consiglio sulla salute, arredamento di casa e viaggio. Un'Encyclopédie in miniatura, ma spiacevolmente nulla di concreto…
Ora voglio rivolgermi alle donne. Prima alle lettrici. Ma vi rendente conto che comperate i periodici che vi parlano degli argomenti in modo talmente superficiale da non considerarvi degli esseri pensanti??? Perché continuate a promuovere questa industria che vi impone il mito dell'immagine??? Il secondo appello va alla redazione (suppongo che anch'essa sia composta da donne). Quanti boschi sono stati tagliati per portare in edicola una rivista che in copertina propone la foto di uno scheletro vivente vestito come un canarino facendo credere che sia QUESTA la bellezza femminile??? Ma a voi, che la create, vi interessa davvero tutto ciò che fate leggere (più che leggere, vedere) agli altri???
Sorpresa dal fatto di come un oggetto destinato allo svago possa indurre ai riflessioni sulla società d’oggi, ho cominciato a scriverne per sfogarmi.
Che delusione, ragazze…

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