mercoledì 21 maggio 2014

"Una lezione alla scuola di Barbiana"

"Lezione ad un gruppo di ragazze della scuola media di Borgo S. Lorenzo salite a Barbiana nel Carnevale 1965
DON LORENZO
Ho sentito dire dall'Adele (nota: Adele, insegnante di lettere nella classe delle ragazze di Borgo S. Lorenzo e che nelle ore libere aiutava alla scuola di Barbiana) che voi vorreste in settimana ballonzolare a scuola. Un fatto simile mi ha talmente incuriosito che ho voluto seriamente discuterne insieme a voi, perchè o nel ballo c'è qualcosa di abbastanza utile alle bambine da poterlo fare nei luoghi sacri o è inutile, allora a scuola non si può fare.
La scuola è quel luogo dove si insegnano cose utili, quelle cose che il mondo non insegna, sennò non va bene.
Sicchè anche se il ballo è soltanto una cosa inutile, farlo a scuola è una cosa assolutamente indecente. Se il preside vi permette queste cose forse vede nel ballo qualcosa di utile, perchè una delle tre : o è utile, o è inutile, o è dannoso.
Se è inutile è immorale, se è dannoso è immorale e se è utile tocca a qualcuno dimostrarmelo.
Io son disposto ad ascoltare una documentazione seria e a cambiare idea da qui a un'ora, ma spero piuttosto che la cambierete voi! Io non sono in partenza deciso ad arrivare in fondo con la mia idea, a me interessa sapere qualcosa. Io sono un povero prete di montagna, queste cose non le so. Imparare fa sempre bene. [...]"
UNA RAGAZZINA
Ma se nel fare una cosa inutile non si fa male a nessuno, questo non è mica immorale?
DON LORENZO
[...] Se la vita è un bel dono di Dio non va buttata via e buttarla via è peccato. Se un'azione è inutile, è buttar via un bel dono di Dio. E' un peccato gravissimo, io lo chiamo bestemmia del tempo. E mi pare una cosa orribile perchè il tempo è poco, quando è passato non torna.
A me manca sempre e non so come a voi vi avanzi per buttarlo via. E vedo che anche ai miei ragazzi manca sempre. Noi facciamo scuola dalla mattina alla sera, lo sapete, compreso la domenica e l'estate e a ognuno di loro manca il tempo per leggere un libro; eppure avrebbero bisogno di leggere. Sicché non raccontiamo storie: alle persone normali il tempo manca, a quelle anormali invece avanza.
Se vi avanza il tempo siete anormali cari! Perché le persone normali che conosco io, sono alla disperata ricerca di un po' di tempo. Prendono un caffè la sera per stare svegli un'ora di più, si disperano perché non riescono a fare tutto quello che vorrebbero fare: leggere tutto quello che vorrebbero leggere, fare tutto il bene che vorrebbero fare, vedere certi importanti film che sarebbe il caso di vedere, compiere i doveri di tutti i giorni, campare la famiglia se uno ha da camparla, fare tutti gli studi di scuola se uno va a scuola. Insomma tutte le persone normali sono alla disperata ricerca di un po' di tempo di avanzo.
Le persone anormali invece hanno del tempo di avanzo e tentano di buttarlo via. [...]"
Il brano citato è tratto da "Una lezione alla scuola di Barbiana" (Don Lorenzo Milani: "Una lezione alla scuola di Barbiana", a cura di Michele Gesualdi, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze, 2004, pgg.11-12,13).

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