Adorano parlare, i miei studenti.
E non lo fanno, come affermano i colleghi più maligni, per perdere tempo ed
evitare di far lezione o un'interrogazione.
Sono pieni di dubbi e vogliono capire: il senso della vita, dell'amicizia,
dell'amore...
"Perché?" chiedono spesso, sperando che io possa dar loro la
risposta giusta.
E io, di fronte alle loro domande che io stessa mi pongo e che da sempre
l'essere umano si pone, non posso fare altro che ascoltare e lasciarli parlare.
Confrontandosi, parlando, hanno l'occasione di scoprire che l'ansia,
l'angoscia, i dubbi che ciascuno di loro prova sono gli stessi che ciascuno di
noi ha provato e prova.
Ecco perché parlarne ci fa bene.
(Già pubblicato con altro account su altro blog e su altra piattaforma il 16 marzo 2009)
Nessun commento:
Posta un commento