mercoledì 18 gennaio 2012

Sogno...

Sogno una scuola in cui, entrando, ci si sorrida e ci si senta fieri di esserci.
Sogno una scuola in cui non si debbano, ogni volta, ricordare le regole di buona educazione.
Sogno una scuola in cui gli studenti abbiano voglia di apprendere e i docenti abbiano voglia di insegnare.
Sogno una scuola in cui ci si senta parte del tutto e in cui non si tema di comunicare, non si tema di essere equivocati esprimendo il proprio parere, in cui tutti si possa crescere rispettandosi reciprocamente.
Sogno una scuola libera da pregiudizi, secondo cui tutti i docenti sono dei fannulloni; gli studenti dei fannulloni maleducati e arroganti sostenuti da famiglie assenti o fin troppo presenti che pretendono di entrare nel merito della professionalità docente; i dirigenti amministratori tesi a garantire solo l'aumento del numero degli iscritti e pertanto pronti a schierarsi sempre e solo dalla parte degli utenti ovvero gli studenti e le loro famiglie.
La scuola che sogno è quella in cui sono, quella in cui credo, quella per cui io e molti altri, studenti, genitori, docenti e dirigenti cercano di dare il massimo nonostante le difficoltà e i pregiudizi; quella che si nutre dell'impegno comune e del rispetto reciproco; che non è perfetta ma che è animata dalla volontà di migliorarsi.

(Già pubblicato su altra piattaforma l'11 dicembre 2009)

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