"La scuola può svolgere appieno il suo compito se si
presenta come una comunità accogliente
ed esperta, fondata su un patto educativo; una comunità che aiuta i giovani all'esercizio della
cittadinanza attiva e responsabile, all'esperienza del metodo democratico, al rispetto
della legalità, al valore della gratuità e del dono nelle relazioni personali, all'importanza del
bene comune.
Però questi riferimenti etici non diventano prassi
coerente se nella scuola manca un'anima, una comune ispirazione, una prospettiva, una passione
che coinvolge allievi e docenti nel gusto della scoperta, della ricerca, nella costruzione
del sapere, nella soddisfazione di creare qualcosa di nuovo, di
proprio, di distintivo; qualcosa che dia significato alla propria storia, alle
proprie scelte, ad un progetto di una società più giusta e solidale.
Se Martin Luther King disse "I have a dream"
e non, invece, "Ho un piano quinquennale", evidentemente un motivo c'è: gli uomini hanno bisogno di condividere un sogno per
dare il meglio di se stessi, devono poter immaginare in modo discontinuo ciò che potrebbe
realizzarsi.
Oggi, in un mondo sempre più complesso e in continua
trasformazione, l'immaginazione è il valore aggiunto per quanti
vogliono creare qualcosa di nuovo sul piano culturale, formativo ed economico.
Per gli uomini e per le
organizzazioni, il futuro appartiene a chi sa immaginarlo”
Tratto da “ISTITUTO PROFESSIONALE - LINEE GUIDA PER IL
PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO - Secondo biennio e quinto anno” (D.P.R. 15
marzo 2010, n.87, articolo 8, comma 6)
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