sabato 21 giugno 2014

Essere o apparire? Il nuovo dilemma.

La nuova moda dei social network è la frase: "Se metti mi piace ti dico quando sei bella/o da 1 a 10".
E' questo il vero problema che, oggi, affligge tutti quei ragazzi tra i 13 e i 19 anni: la bellezza e il numero di "like" alle loro foto, come se la loro intera esistenza si basasse su questo numero. Che se ne faranno, poi, di tutto questo? La bellezza prima o poi sparisce, l'essenza della persona rimane per tutta la vita.
I ragazzi utilizzano programmi per modificare foto, per diventare popolari, ma non sanno che usare in modo corretto un congiuntivo è meglio di avere un bel visino. Ad un colloquio di lavoro che diranno? "Io però sono bella/o!"? Non servirà a nulla. Purtroppo, però, non sarà nemmeno facile fare dell'essere di una persona la nuova moda, essendo il mondo il principale promulgatore dell'apparire.
Dovremmo stare qui a guardare e a lasciare che tutto questo faccia il suo corso, cercando di sperare che prima o poi passi.
Dal canto mio, ringrazio fortemente la scuola per il supporto che mi ha dato nel capire che l'apparire non è nulla senza l'essere. 

3 commenti:

  1. Purtroppo la realtà della vita quotidiana ti smentisce: l'apparire conta, eccome! quando mai il merito od altre qualità sostanziali di una persona [difficili poi da individuare e valutare obiettivamente] sono base primaria - e prendo dal tuo testo - in un colloquio di lavoro? Ne conosco tanti di esempi, ma sono convinto che pure tu la lista la sapresti ben fare.
    Buon fine settimana.

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    1. Personalmente, a tutti i colloqui lavorativi che ho dovuto affrontare non ho mai giocato con l'aspetto fisico. Si, bisogna comunque essere presentabili, ma l'affidabilità e la serietà non dipendono dall'aspetto fisico di una persona. Forse oggi sono requisiti superflui, ma c'è chi, come me, crede ancora nel merito di una persona.

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