domenica 31 agosto 2014

I doveri dei genitori

"I doveri dei genitori sono di vario genere e comprendono tutti gli aspetti della vita del ragazzo e dell'uomo futuro. Dal latte materno al vitto, al vestire, all'esempio, ecc.. E fra l'altro, naturalmente, dare modo ai figli di guadagnarsi la vita. E siccome non si sa come andranno le cose e a cosa si vada incontro così occorre che queste possibilità siano più ampie e vaste possibili.
Quando a un ragazzo di 100 anni fa si insegnava a fare per esempio il fabbro, poi lavorava. Un babbo poteva morire sicuro di avergli lasciato qualcosa. Oggi con un mestiere in mano e basta non si vive più.
Bisogna anche saper vivere in tante altre circostanze: c'è da riempire fogli, consultare orari, telefonare e consultare l'elenco telefonico, far domande scritte e chiedere un anticipo o sollecitare un pagamento, c'è da prendere treni ecc. ecc.
Quando avete buttato nel mondo d'oggi un ragazzo senza istruzione avete buttato in cielo un passerotto senza ali.
Non si vola oggi con la terza e nemmeno con la quinta elementare.
Non ne hanno voglia? Fateli studiare per forza. Voi non li mandereste al lavoro senza il fagottino del mangiare e volete mandarli nella vita senza il fagottino del sapere?
C'è dei figlioli carogne che non vogliono mangiare e voi li forzate. Altrettanto fate per lo studio."
(Traccia di un discorso tenuto da don Lorenzo Milani ai genitori della parrocchia di San Donato a Calenzano il 22 agosto 1954 riportata in " Don Lorenzo Milani: "La parola fa eguali - il segreto della Scuola di Barbiana", a cura di Michele Gesualdi, fondazione Don Lorenzo Milani, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze, 2005, pg.13)
 
Post già pubblicato sulla piattaforma Splinder il 24 marzo 2010

Per sempre

Giura che lo ama. Che resteranno insieme per sempre. Che da quando lo ha incontrato, la sua vita ha avuto, finalmente, un senso.
Hanno festeggiato il loro anniversario con un video pubblicato su un social network, affinché tutti sapessero dell'importanza del loro amore.
Ho sorriso e ho provato tenerezza e timore guardando quel video. Loro hanno 16 anni.
Io qualcuno in più di 50.
E ho imparato che gli amori giovanili spesso svaniscono, con la stessa immediatezza con cui sono nati.
(Rielaborazione di un vecchio post già pubblicato sulla piattaforma Splinder)

sabato 30 agosto 2014

Didattica e tecnologia

In attesa di conoscere le nuove Linee Guida proposte dal MIUR, mi chiedo se ci si sia posti il problema di adeguare gli attuali regolamenti allo sviluppo sempre più veloce delle tecnologie il cui uso a scuola potrebbe favorire il processo di insegnamento - apprendimento.
Il particolare, mi riferisco alla Circolare Ministeriale (vedi link in basso) relativa all'uso del telefono cellulare in classe.
"Laddove se ne ravvisi l’'opportunità, il regolamento di istituto potrà prevedere le misure organizzative più idonee atte a prevenire, durante le attività didattiche, il verificarsi del fenomeno di un utilizzo scorretto del telefonino." (Circolare Ministeriale del 15 Marzo 2007).
Nel testo si parla di uso improprio del cellulare, teso ad interrompere il regolare svolgimento delle lezioni sia da parte dei docenti che da parte degli studenti. Ma laddove il cellulare diventasse strumento di lavoro (come il tablet, del resto), non credo si possa parlare di violazione del Regolamento. Sarebbe però opportuno che il MIUR, onde evitare equivoci di sorta, aggiorni il Regolamento in proposito, anche perché piuttosto datato  e superato dalle recenti indicazioni operative legate alle nuove strategie didattiche. 

martedì 26 agosto 2014

Come una fenice.

Ho sempre creduto che le donne fossero sinonimo di forza e indipendenza, credevo davvero nei diritti difficilmente conquistati dal movimento femminista.
Poi sono caduta nella trappola dell'amore, che mi ha fatto amare un ragazzo tremendo. Mi ha soggiogata, mi ha fatto credere che fossi completamente fuori posto e sola, che qualsiasi cosa facessi o dicessi era sbagliata e io dovevo chiedere scusa. Ho subito sfuriate psicologiche, verbali...e a volte sul mio stesso corpo.
Ora, però, ho il coraggio di affrontare tutto ciò che mi è successo. Ora io sono donna, forte e indipendente, che vuole godere dei propri diritti e non vuole essere trattata come tappezzeria. Mai farsi abbindolare, chi si comporta così non è uomo: è bestia.
Non è amore, è ossessione. Bisogna avere il coraggio di reagire e rinascere, come la fenice rinasce dalle sue ceneri.
Siamo donne, non bambole.